venerdì 23 maggio 2008

i vostri lavori: L'importanza dell'istruzione per la formazione del cittadino

Tra tutti i temi che parlano della democrazia, ho deciso di approfondire quello sul rapporto tra l'istruzione e la democrazia. Ho fatto questa scelta perché, secondo il mio punto di vista, anche se non rientra nelle caratteristiche fondamentali della democrazia, è comunque importante perché serve a migliorare i cittadini di uno stato democratico. Se la democrazia è il potere del popolo è infatti molto importante che il popolo abbia un buon livello di istruzione.

In primo luogo infatti i cittadini istruiti potranno presentarsi alle elezioni per candidarsi come rappresentanti del popolo ed essendo istruiti sapranno svolgere al meglio il loro compito e garantirci una democrazia migliore. In secondo luogo l'istruzione è importante anche perché permette ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti. Infatti un cittadino ben istruito è in grado di leggere i programmi elettorali, di votare al meglio i propri rappresentanti e di informarsi in maniera completa sulla politica. Di conseguenza, un cittadino non istruito si affiderà invece agli slogan e si accontenterà di informazioni meno dettagliate. 

Inoltre l'istruzione ci rende consapevoli che nella democrazia ci sono, come sottolinea la Costituzione, sia diritti da fare valere (diritto alla vita, alla salute, ecc .. ), sia dei doveri che tutti dobbiamo rispettare (il dovere di pagare le tasse, di rispettare la proprietà privata, ecc ...).

Anche nell'antica democrazia di Atene, i cittadini ateniesi dovevano essere educati e istruiti per tenere discorsi politici durante le assemblee e nei ritrovi politici in piazza, perché, venendo eletti per sorteggio, il cittadino che doveva essere al potere, poteva anche non aver ricevuto un'istruzione o essere, addirittura, analfabeta. C'è solo una differenza molto significativa tra allora e adesso, parlando dell'istruzione: al giorno d'oggi la possono ricevere anche le donne e gli stranieri, mentre, nell'Atene di più di duemila anni fa, dovevano essere istruiti solo i cittadini uomini della città. 

Tra le letture che la prof. ci ha proposto sul blog c'è la relazione di una ragazza che mi ha fatto capire che la scuola aiuta a sentirci partecipi della vita politica e che essa non esiste solo in Parlamento. La ragazza racconta l'esperienza che ha vissuto alle scuole medie: i ragazzi,insieme agli insegnanti crearono una specie di Parlamento (denominato "Parlamentino"), nel quale venivano eletti come rappresentanti due ragazzi, per ogni sezione delle classi terze. Si trovavano una volta al mese per discutere dei problemi della scuola e di alcuni cambiamenti che si sarebbero potuti realizzare all'interno di essa. La ragazza racconta che questa esperienza le ha fatto capire quanto sia difficile e complesso governare un paese, o un comune, e che per farlo occorre un'istruzione basilare. Penso che l'unico luogo in cui un ragazzo può fare esperienze del genere, è proprio la scuola, perché facendo assemblee di classe e di Istituto, è più o meno come partecipare alle assemblee dello Stato e, in questo modo, si riesce veramente a capire quanto è complesso dirigere un'assemblea, sia nell'ambito scolastico, ma, ancora di più, in ambito politico. 

Purtroppo, nonostante l’istruzione sia così importante, i dati riguardanti la situazione dell'istruzione nel nostro Paese non sono molto rassicuranti. Prendendo come campione 2.305 scuole italiane (1.279 scuole medie e 1.026 superiori), durante l'anno scolastico 2005/2006,  alle superiori l' 11.6% non ottiene la promozione; il 4,2% si ritira; il 42, 1 % dei ragazzi è promossa con debito. Nel 2006 il 20% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni, risulta ancora sprovvisto di un diploma di scuola media superiore o di una qualifica professionale: un ragazzo su 5 si è fermato al diploma di terza media o è alle prese con una difficile carriera scolastica, essendo pluri-ripetente. 

Quindi, ragazzi, se non vogliamo restare vittime dipendenti del "sistema", sarebbe meglio darci da fare ed impegnarci a scuola per avere un futuro migliore perché, citando una frase presa dal sito della regione "Partecipa.net", cittadini consapevoli non si nasce, ma si diventa.

         Ferroni Cristina IB ERICA

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